In Commissione Sanità al Senato sono stato relatore del DDL A.S. n. 869 (Fregolent e altri).
Il disegno dI legge si compone di tre articoli:
¬ L'articolo 1 definisce lo «Screening CARDIO50» come programma organizzato per i residenti nel territorio nazionale, al compimento del loro cinquantesimo anno di età, con lo scopo di sottoporli alla valutazione di alcuni parametri utili per l'individuazione di condizioni di rischio cardiovascolare, con conseguente indirizzo verso percorsi strutturati di risposta.
Una best practice che, partendo dalla regione Veneto, ha già coinvolto 22 aziende sanitarie locali in 12 regioni italiane.
¬ L'articolo 2 precisa che la finalità del provvedimento in esame è quella di attivare lo Screening CARDIO50 nelle regioni e nelle province autonome di Trento e di Bolzano.
¬ L'articolo 3 delinea i percorsi attuativi, chiamando il Ministero della salute e le autorità regionali competenti a: a) inserire lo Screening CARDIO50 nel nuovo Piano nazionale della prevenzione e nei conseguenti Piani regionali attuativi; b) assicurare, anche mediante processi di nuovo orientamento operativo dei servizi, le risorse umane e strumentali necessarie per l'avvio, l'estensione e il consolidamento del programma «Screening CARDIO50» in tutto il territorio nazionale; c) raccordare l'implementazione dello Screening CARDIO50 con i programmi di promozione della salute già attivi o in fase di sviluppo, con particolare riferimento alle iniziative di comunità finalizzate a favorire l'adozione di comportamenti salutari.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità essere in salute non significa semplicemente non avere a che fare con malattie o infermità. Nella sua definizione la salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale.
I farmaci e le terapie messe a disposizione dalla medicina non sono gli unici strumenti a disposizione per raggiungere questo stato di benessere generale.
Un’altra arma fondamentale è ovviamente la prevenzione.