Continuano le interlocuzioni, a tutti i livelli, per trovare soluzioni pragmatiche alla difficile situazione che vede coinvolti i pescatori a seguito dell’entrata in vigore del regolamento comunitario 982/2019 che nel dettaglio ha introdotto zone di interdizione alla pesca a strascico.
Proprio ieri, ho avuto un incontro presso la Direzione generale della pesca marittima e dell’acquacoltura con il dott. Riccardo Rigillo (in foto), nello stesso giorno in cui è stata pubblicata la mia interrogazione rivolta al ministro Centinaio sulla questione.
La difficile situazione va affrontata con velocità e trasparenza, non illudendo, ma realizzando progetti concreti per un sostegno economico nei confronti dei pescatori e per un miglioramento strutturale della pesca.
Per questi obiettivi, abbiamo trovato forte disponibilità nella Direzione Pesca del Ministero con la quale ci poniamo quali interlocutori diretti.
A settembre, incontrerò nuovamente il Direttore per procedere concretamente.
Stiamo portando avanti, contemporaneamente, interlocuzioni costanti con i nostri rappresentanti in Europarlamento (Ignazio Corrao e Dino Giarrusso), per rivedere la Raccomandazione dalla quale è stata determinato il blocco della pesca, e con i colleghi parlamentari sia alla Camera, attraverso il supporto di Rosalba Cimino, che all’Ars con il portavoce Matteo Mangiacavallo.
Dall’incontro di ieri, secondo quanto riferito dello stesso dott. Rigillo, è emersa l’impossibilità di un utilizzo diretto dei fondi FEAMP che rispondono a una precisa normativa e per il verificarsi di precise condizioni, che non sussistono in questo caso.
Così siamo andati oltre, immaginando due possibili scenari: da una parte lo studio di un progetto scientifico da svolgere insieme ai pescatori, che preveda una ricerca nelle zone interessate, da utilizzare per proporre modifiche alla regolamentazione internazionale e della normativa europea (grazie a questo progetto si potrebbero dare gli aiuti economici ai pescatori e comunque anche ai componenti degli equipaggi dei motopesca coinvolti nel progetto); dall’altra lo studio di un progetto pilota tra Ministero Politiche Agricole, pescatori e Cooperative dell’area di Sciacca per realizzare misure innovative a sostegno della pesca, che siano modello per tutto il territorio nazionale”.
Ho garantito sin da subito la disponibilità nel portare avanti le istanze della Marineria e così stiamo facendo con tutto il Movimento5Stelle.
Stiamo parlando di uno dei comparti più importanti nel nostro territorio.
I pescatori non devono essere lasciati soli e devono ricevere chiarezza e pragmatismo.