l’emergenza Coronavirus rappresenta un evento straordinario nella nostra vita e nelle nostri abitudini.
Tutti noi siamo costretti in questo periodo a rimanere a casa per tutelare la salute nostra e dei nostri cari.
Personalmente dopo essere stato in auto-quarantena a casa dal 16 marzo in rispetto dell’ordinanza 7 del Presidente della Regione Sicilia, ho eseguito il tampone con esito NEGATIVO.
Comunque questa situazione non mi ha impedito di continuare nel mio lavoro istituzionale, in stretto e frequente contatto con la Commissione Sanità del Senato.
Nello specifico degli interventi necessari e urgenti durante l’emergenza Coronavirus, non avendo avuto purtroppo la possibilità di un confronto diretto con i competenti organi regionali e comunali, ho scelto questa lettera aperta come modalità per proporre concrete soluzioni riguardo la creazione di una apposita struttura sanitaria dedicata al Coronavirus.
Diversi giorni fa, infatti, avevo proposto un tavolo tecnico dove potere confrontarci con gli addetti ai lavori portando anche la mia esperienza per l'attività ultratrentennale svolta al Pronto Soccorso del PO Sciacca e anche come componente della XII COMMISSIONE SANITÀ AL SENATO. Purtroppo questo tavolo non è mai stato convocato.
Andando quindi nel concreto ecco le mie proposte operative:
A) Per la realizzazione di uno specifico Ospedale Covid, sarebbe stato opportuno utilizzare il padiglione, al momento sede del Distretto Sanitario, che ricade nell'area perimetrale dell'ospedale ma fisicamente staccato dal corpo principale.
Peraltro, nella fase preliminare/progettuale per la creazione del nuovo Ospedale "Giovanni Paolo II", l’area era destinata alla realizzazione di una U.O. di Malattie Infettive.
Tengo a precisare che la struttura in questione:
1. È Strutturalmente perfetta
2. Vede attive le utenze elettriche, telefoniche e idriche
3. È completamente indipendente dall' ospedale vero e proprio
4. All'interno dello stabile sono funzionanti anche gli ascensori
Questa soluzione avrebbe evitato la commistione tra reparto Covid-19 e gli altri reparti dell’ospedale, evitando così possibili pericolosi contagi.
B) Riguardo la fase emergenziale sarebbe stato opportuno realizzare velocemente un “ospedale da campo” Covid-19 nell'area ad uso della Protezione Civile denominata "Cosimo Barone", che allo stato attuale risulta vuota e inutilizzata.
Suggerisco comunque questa soluzione in caso di eventuale futura emergenza sanitaria.
Ho esposto sinteticamente queste mie proposte, convinto che suggerire soluzioni positive, senza inutili polemiche, sia il modo migliore e concreto per contribuire alla soluzione di una emergenza così gravosa, nel corretto rapporto tra le istituzioni e nell’interesse esclusivo della cittadinanza, ragioni che da sempre muovono il mio impegno nella società.