Il Decreto Rilancio oltre a stanziare 3,2 miliardi per la nostra sanità, un intervento poderoso, aumentando i posti letto, prevedendo assunzioni e potenziando il servizio sanitario nazionale, istituisce anche una figura fondamentale per l’assistenza territoriale: l’infermiere di famiglia prevedendo 9.600 assunzioni di infermieri.
Sull’infermiere di famiglia ho incentrato una parte importante della mia azione parlamentare presentando un disegno di legge in Senato, al momento in discussione in Commissione Igiene e Sanità, e sono quindi davvero soddisfatto che il nostro servizio sanitario si arricchisca oggi di una nuova posizione.
Ma perché è così importante parlare dell’infermiere di famiglia? Perché sarà così importante per i cittadini poter contare sull’infermiere di famiglia ?
Perché noi tutti sappiamo che i nostri medici di famiglia sono il primo avamposto del nostro Ssn. Se abbiamo un problema chiamiamo il medico. Ecco da oggi tante cose che avremmo dovuto fare privatamente o in ospedale potremo farle a casa, a domicilio.
Un passo avanti fondamentale per rendere la nostra sanità più capillare sul territorio alleggerendo così gli ospedali.
Un risparmio enorme. Sia in termini economici - gli ospedali potranno così occuparsi sono di casi che hanno bisogno di un’assistenza seria - sia in termini psicologici e pratico per i pazienti che non dovranno più spostarsi inutilmente per fare anche una banale flebo.
L’emergenza sanitaria che ci ha portato il Covid-19 ci ha mostrato quanto sia importante potenziare le cure domiciliari. Infatti, assistere i pazienti Covid-19 a casa ha significato iniziare prima le cure scongiurando addirittura in qualche caso il successivo ricovero in ospedale.
Questa è la strada da seguire. Una sanità territoriale forte vuol dire un’assistenza migliore per tutti: i casi gravi avranno ospedali più disponibili, chi può essere curato a casa avrà ciò di cui ha bisogno prima e meglio.
Guarda il post sulla pagina Facebook Movimento 5 Stelle Senato 👇