Ieri, ho avuto un incontro formale con il Commissario Straordinario dell’Asp Agrigento, il Dr. Mario Zappia, con cui ho discusso delle possibili soluzioni alle varie problematiche del "Giovanni Paolo II" di Sciacca e del "Fratelli Parlapiano" di Ribera.
Innanzitutto, secondo quanto prevede il Piano Regionale, le due strutture ospedaliere dovrebbero avere specialistiche diverse e complementari per migliorare l'offerta assistenziale nel territorio.
In più abbiamo convenuto su diversi punti:
✅ Espletare tutte le procedure per indire i concorsi da dirigente di struttura complessa;
✅ Procedere alla copertura dei posti vacanti in organico di medici, infermierieri e ausiliari;
Inoltre, sono state affrontate le problematiche relative a:
✅ Sede medico legale dell'INPS di Sciacca;
✅ Liste d’attesa;
✅ Specialistica ambulatoriale;
✅ Servizio di endoscopia.
Com’è noto, la problematica relativa alla soppressione della Sede medico legale dell'INPS di Sciacca, nasce circa 4 anni fa. Sin dalla mia elezione al Senato della Repubblica, circa due anni fa, ho avuto numerose proficue interlocuzioni con il Presidente dell'INPS, a cui ho posto la centralità delle problematiche.
La governance dell'Istituto, consapevole dell'importanza dei centri medico legali del territorio e del servizio reso a migliaia di cittadini, soprattutto alle fasce più deboli e più fragili, ha già in corso una modifica della precedente determina presidenziale e prevede, dunque, una risoluzione a breve del problema, grazie all'istituzione di n°8 U.O.S. sul territorio, proprio per garantire l'operatività dei centro medici legali.
Cosi, a breve, gli uffici verranno trasferiti presso il palazzo dell’Ufficio delle Entrate, mentre l'ufficio medico legale, per problemi relativi all'utenza e per facilitare anche l'accesso dei portatori di handicap, troverà adeguata sistemazione presso i locali del "Giovanni Paolo II".
Si è trattato di un’interlocuzione cordiale e costruttiva e, a breve termine, verranno poste in essere tutte le procedure per dare il giusto rilancio e migliorare l'offerta assistenziale nel nostro territorio.
Adesso è il momento di passare dalle parole ai fatti!