Della Casa Circondariale di Sciacca ci stiamo occupando da mesi, condividendo le nostre preoccupazioni, ma soprattutto i nostri progetti con gli organi competenti, per puntualizzare che il territorio di Sciacca deve avere il suo Carcere.
Chiuderlo e lasciare un territorio scoperto, senza un progetto per il futuro, significa, prima di tutto, lasciare un intero territorio nelle mani della malavita e dei delinquenti.
Ricordiamo, peraltro, che il carcere insiste nel Circondario del Tribunale di Sciacca, - un binomio indissolubile - in un territorio non servito da autostrade e ferrovie, che proprio di recente è stato ampliato, con l’accorpamento di altri cinque comuni ai quindici che già ne facevano parte; con un bacino di utenza di più di 135.000 abitanti, di 20 Comuni.
Le caratteristiche storiche e sociali del territorio in oggetto richiedono la forte presenza dello Stato e per questo, abbiamo sottoposto al sottosegretario di Stato del Ministero della Giustizia l'assoluta esigenza di un adeguamento strutturale e impiantistico della attuale Casa Circondariale o la realizzazione di un nuovo Carcere, nell'area già a suo tempo individuata.
È dunque incomprensibile come alcuni rappresentanti della politica locale e nazionale, propongano la chiusura del nostro carcere senza fornire nessuna adeguata proposta che valga da risposta concreta per il nostro territorio.