I profilattici costano troppo, bisogna abbassare l’Iva!
Nella Giornata mondiale contro l’Aids 2018, riprendiamo il dibattito su un mio disegno di legge, presentato su LEX.
L’obiettivo che mi sono proposto con la riduzione dell’imponibile IVA sui profilattici, ha uno scopo ben preciso, cioè di far sì che le giovani generazioni utilizzino questo presidio per evitare malattie sessualmente trasmesse.
Le infezioni sessualmente trasmesse (IST) costituiscono un esteso gruppo di malattie infettive diffuso in tutto il mondo, che può essere causa di sintomi acuti, infezioni croniche e gravi complicanze a lungo termine per milioni di persone ogni anno.
Sono proprio i giovani tra 15 e i 24 anni che rappresentano la fascia di età molto più esposta allo sviluppo di queste patologie; iI 92,9% di chi ha avuto rapporti sessuali completi dichiara di stare sempre attento per evitare gravidanze, ma una quota minore (il 74,5%) si protegge sempre per evitare infezioni e malattie a trasmissione sessuale. La distinzione tra contraccezione e prevenzione non è sempre chiara tra i giovani. Secondo dei dati diffusi dal Censis, il 70,7% usa il profilattico come strumento di prevenzione, ma il 17,6% dichiara di ricorrere alla pillola anticoncezionale, collocandola erroneamente tra gli strumenti di prevenzione piuttosto che tra i mezzi di contraccezione.
A medio termine, organizzerò degli incontri incontri con psicologi e specialisti della materia per informare le giovani generazioni sui rischi cui vanno incontro non usando i profilattici.