Abbiamo molto da imparare dai bambini e, soprattutto, abbiamo molto da fare per rendere questo mondo più sicuro per loro.
Abbiamo discusso proprio di questo, ieri mattina, durante l’Audizione straordinaria in commissione per i Diritti Umani di “Terre des hommes”; approfondendo in particolare due temi molto importanti che riguardano il mondo dell’infanzia: da una parte i matrimoni precoci e forzati, dall’altra le strategie per diminuire le ore di utilizzo degli smartphone da parte dei bambini. Due problemi che toccano diverse sfere culturali e sociali, ma anche diverse zone del pianeta. Più in generale, si è discusso anche della condizione delle bambine e delle ragazze nel mondo.
Per quanto riguarda i matrimoni precoci, i delegati di “Terre des hommes” hanno fornito alla commissione un report sui numeri che, per fortuna, registrano una significativa riduzione. Si parla di circa 25 milioni di bambine salvate negli ultimi anni. Un risultato importante, dovuto principalmente agli sforzi fatti nei Paesi dell’Asia meridionale, in particolare l’India. Uno dei Paesi dove, invece, questo numero è ancora troppo elevato è l’Afghanistan. Una ricerca mette in luce come il principale fattore che incide su questo fenomeno sia il livello di istruzione. Nonostante i progressi fatti in questi anni, però, il target fissato dagli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (SDG), ovvero l’eliminazione dei matrimoni precoci entro il 2030, è ancora molto lontano. Gli ultimi dati Unicef stimano in circa 12 milioni le bambine costrette a sposarsi ogni anno. Dobbiamo assolutamente provvedere a mettere in campo delle strategie per un’ulteriore accelerazione nel contrasto a questo fenomeno. Un primo, fondamentale, passo per raggiugere l’obiettivo è quello di garantire alle bambine e alle ragazze una tutela di tipo normativo: la maggior parte degli Stati al mondo, infatti, ha fissato a 18 anni l’età minima per il matrimonio.
Passiamo alle ore di utilizzo degli smartphone da parte dei bambini, questo è un problema che geograficamente e culturalmente ci tocca più da vicino. Abbiamo dei dati che dimostrano che in alcuni bambini trascorrono addirittura una media di 8 ore al giorno sui telefonini, tablet o pc. Un numero impressionante che porta con sé gravi problemi, non solo in ordine alla socializzazione dei più giovani, ma anche e soprattutto di salute degli stessi. La soluzione avanzata è quella di aumentare spazi e tempi per lo sport (nelle scuole e fuori). Bisognerebbe anche istituzionalizzare una materia quale “media education” nelle scuole così da rendere più coscienti i nostri ragazzi. Per questo motivo, proveremo ad intervenire direttamente con il MIUR.
Come sosteneva Milan Kundera: “I bambini sono senza passato ed è questo tutto il mistero dell’innocenza magica del loro sorriso”.
Per questo motivo, il nostro compito è quello di creare le migliori condizioni possibili per il loro futuro!