Ritengo utile e opportuno fare delle precisazioni riguardo la delicata situazione relativa alla problematica dello smaltimento amianto nel Comune di Santa Margherita di Belice in provincia di Agrigento, conseguenza della edificazione provvisoria di manufatti contenenti amianto a seguito del tragico terremoto nel Belice nel 1968, manufatti successivamente demoliti e tuttora depositati a terra.
Diversi mesi fa, già dal mese di ottobre 2019 ho avviato un dialogo con il Sindaco del Comune sopracitato, avv. Francesco Valenti, e dopo un incontro presso i nostri uffici a Roma seguito dall’invio della relativa documentazione, era emerso che il problema principale risultava essere la mancata erogazione del finanziamento per la rimozione dell'amianto, nonostante fossero stati regolarmente depositati, presso il DPRC (Dipartimento Protezione Regionale) Sicilia, i due progetti esecutivi relativi ai lavori di bonifica ex baraccopoli (via Po) e allo smaltimento delle discariche di amianto proveniente dalla dismissione di manufatti post-sisma.
Decidevo quindi di scrivere una #nota al Ministro Sergio Costa che rapidamente, tramite la Direzione Generale per il Risanamento Ambientale nella persona del Direttore Generale, mi ha fornito tutte le informazioni utili a fare chiarezza sulla delicata vicenda e a porre le basi per una concreta soluzione positiva.
Dalla nota, infatti, si apprende che
(cito testualmente)
➡️ "l'unico compito inserito all'interno dell'Accordo di Programma Quadro del 31.12.2015 in capo al Ministero dell'Ambiente è l'espletamento, con l’avvalimento di ISPRA, delle attività istruttorie necessarie al rilascio da parte della Regione degli atti approvativi, autorizzativi, dei pareri e di tutti gli altri atti di competenza, mentre tutte le attività amministrative e contabili sono in capo alla Regione Siciliana".
A fronte di ciò, cito testualmente sempre dalla nota:
➡️ “a seguito di difficoltà riscontrate negli elaborati progettuali presentati dai Comuni interessati e dopo specifiche riunioni tecniche, il Ministero dell'Ambiente
• considerato che allo stato nessuno degli interventi previsti nell’Accordo di Programma Quadro del 31.12.2015 risulta avviato, si ritiene che la Regione debba attivarsi quanto prima con i #Comuni interessati nel promuovere il finanziamento degli interventi previsti nell’Accordo già sottoscritto, perché i ritardi nell’attuazione, se ulteriormente procrastinati, potrebbero comportare una revoca delle risorse, vanificando tutto il lavoro svolto e gli impegni di risanamento ambientale assunti nell’Accordo medesimo.
In tal senso, la Direzione Generale si è recentemente attivata chiedendo elementi informativi circa lo stato di attuazione dell’Accordo in parola alla Regione Siciliana e all’Agenzia per la Coesione Territoriale".
In conseguenza del mio personale e approfondito interessamento e delle dettagliate informazioni ricavate, emerge come necessario ed indispensabile un concreto impegno della Regione Siciliana, impegno assolutamente non più rinviabile, pena la perdita delle risorse già a suo tempo stanziate.
Questa perdita di risorse, peraltro, continuerebbe ad esporre l'intera popolazione dei Comuni interessati, tra cui ovviamente Santa Margherita di Belice, a gravissimi rischi per la salute pubblica.
Ricordo infatti che l’inalazione delle fibre
di amianto può causare malattie molto gravi quali:
• l’asbestosi;
• il mesotelioma, un tumore maligno raro nella popolazione non esposta all’amianto
e anche gravi conseguenze di carattere ambientale.
Continuerò anche nei prossimi giorni ad interessarmi della delicata vicenda e ovviamente vi terrò informati degli sviluppi.